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Camille Flammarion


Camille Flammarion, nato nel 1842 a Haute-Marne, in Francia, ha dedicato la sua vita a questa idea, che doveva dare agli altri la possibilità di comprendere il grande mistero delle stelle.

Flammarion e lo Spiritismo:
Camille Flammarion aveva vent'anni quando entrò a far parte dell’Ufficio delle Longitudini.

Fu anche in questo periodo che entrò a far parte della Società Parigina degli Studi Spiritisti, fondata da Allan Kardec, il codificatore dello Spiritismo in Francia.

Scrisse poi quella che sarà per il grande pubblico la prima riflessione scientifica e la rivelazione di questa curiosità di fenomeni che oggi qualificheremmo come paranormali: La Pluralità dei mondi abitati.

Poco dopo la sua pubblicazione, La Revue Spirite del gennaio 1863 si fermò a questo numero e Allan Kardec scrisse: "La pluralità dei mondi abitati", studio in cui le condizioni di abitabilità delle terre celesti sono state discusse dal punto di vista dell'astronomia e della fisiologia, da Camille Flammarion, calcolatore presso l'Osservatorio Imperiale di Parigi, annesso all' Ufficio delle Longitudini.

Anche se non si tratta di spiritismo in questo lavoro, l'argomento rientra nel quadro delle nostre osservazioni e dei principi della dottrina, e i nostri lettori ci saranno grati per averlo portato alla loro attenzione, convinti in anticipo del forte interesse che porteranno a questa lettura doppiamente accattivante nella forma e nella sostanza.

Vi troveranno confermata dalla scienza, una delle rivelazioni più importanti fatte dagli spiriti.

Ritorno allo studio scientifico dei fenomeni spiritisti:

Nel 1898 la reputazione scientifica di Camille Flammarion è ben consolidata e potrà finalmente dedicarsi totalmente allo studio dei fenomeni spiritisti.

Organizzò centinaia di sessioni con numerosi medium per portare alla luce la realtà della manifestazione degli spiriti.

Il 26 marzo 1899, mentre scriveva regolarmente in Phenomena psychiques (Fenomeni psichici) e L'inconnu, (L’Ignoto) gli venne in mente di l'idea di lanciare un'ampia consultazione pubblica negli annali politici e letterari.

Il lettore deve rispondere a due domande:

1) Avete mai avuto la netta impressione, da sveglio, di vedere, sentire o essere toccato da un essere umano, senza essere in grado di mettere in relazione questa impressione con una causa nota?

2) Questa impressione è coincisa con una morte?

Nel caso in cui non si sia mai avuta un'impressione del genere, basta scrivere "no" e firmare.

Nel caso in cui si osservi un fatto di questo tipo, si prega di rispondere ad entrambe le domande con Sì o No, e di aggiungere qualche parola che indichi il tipo di fenomeno osservato e se c'è stata una coincidenza con una morte e l'intervallo di tempo che può aver separato la morte dal fenomeno osservato.

Flammarion ha ricevuto 4280 risposte, di cui 1824 positive.

Ha conservato solo 786 testimonianze per effettuare la sua classificazione tipologica dei fenomeni inspiegabili.

Flammarion e lo studio della medianità:
Il rigore scientifico gli impose di svolgere le sue ricerche nelle migliori condizioni di osservazione per accumulare prove e per stanare le frodi che potevano danneggiare la realtà scientifica dello Spiritismo.

Partecipò a più sessioni di oggetti in movimento, le più famose delle quali furono quelle realizzate con la medium Eusapia Palladino a Juvisy in compagnia del dottor Charles Richet.

Camille Flammarion usò tutta la sua severità, tutto il suo rigore scientifico nell'osservazione dei fenomeni, per dimostrare la manifestazione di forze intelligenti, cioè degli Spiriti.

Come scienziato rigoroso, tenne d'occhio il medium, il più delle volte utilizzando la fotografia per evitare le frodi.

Coscienziosamente, raccolse e classificò i suoi esperimenti, e mise a verbale i fatti.

Per evitare malintesi, partecipò ad altri esperimenti con altri medium.

Si interessò alle sessioni dell'inglese William Crookes che collaborò con i medium Daniel Dunglas Home e Florence Cook.

Nel 1900, pubblicò tutte le sue esperienze in un libro intitolato “L'ignoto e i Problemi Psichici”.

In questo libro, vi sono esperimenti tanto diversificati come la manifestazione dei defunti, delle apparizioni, della telepatia, delle comunicazioni psichiche o della visione a distanza.

Camille Flammarion muore il 3 giugno 1925 nella sua amata Juvisy.


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