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Gustave Geley


Gustave Geley scienziato e profondo psichista, nacque nel 1865 a Montceau-les-Mines.
Era medico a Nancy e abbandonò la carriera per dedicarsi allo studio dei fenomeni metapsichici.
Fondò l’Istituto Metapsichico Internazionale di Parigi, del quale fu direttore.
Fece numerose esperienze sulle materializzazioni, specialmente nel conseguire il modellamento con il gesso delle mani ectoplasmatiche.

Nella sua opera "Dall’inconscio al Conscio ", egli dice: "Per l’uomo sufficientemente evoluto, la morte fa rompere il circolo ristretto nel quale la vita materiale aveva rinchiuso una coscienza che trasbordava – circolo della professione, circolo della famiglia, circolo della Patria.
L’essere si trova trasportato oltre i ricordi abituali, degli amori e degli odi, delle passioni e delle abitudini…
Nella catena delle esistenze una vita terrena non ha l’importanza di un giorno nel corso di questa esistenza”.

Laureato in Medicina alla Facoltà di Lione, esercitò fino al 1918 in Annecy, dove raggiunse una grande reputazione. Interessandosi ai fenomeni paranormali, realizzò molti studi che rimasero registrati negli annali scientifici dell’epoca.
Realizzò notevoli indagini nel 1916 con la médium Eva Carriére.
Nel 1919 assunse la direzione dell’Istituto Metapsichico Internazionale, dove ottenne fenomeni straordinari con il medium polacco di materializzazione Franck Kluski.
Nel 1922 e 1923 promosse un’altra serie notevole di sessioni di ectoplasmia, con il medium Jean Guzik, dalle quali scaturì lo storico "Manifesto dei 34", firmato da eminenti uomini di scienza, medici, scrittori e periti della polizia. Dal 1921 al 1923 realizzò, sia a Varsavia, sia a Parigi, esperienze con il medium polacco Stephan Ossoviecki.

Il suo primo lavoro, in ordine cronologico, è un riassunto della dottrina spiritista, che egli organizzò per l’uso, personale o, come disse, per fissare le proprie idee rispetto allo Spiritismo.
Riuscì tanto bene, che alcuni amici lo convinsero a pubblicarlo sotto forma di saggio. Aveva acquisito il buon ordinamento delle idee, in precedenza quando fu attratto dal positivismo di Augusto Comte, che esercitò una profonda influenza nella sua formazione intellettuale.

Nel libro "L’essere Sub-cosciente", il cui titolo potrebbe essere sinonimo di perispirito, il Dr. Geley forse desiderava impiegare una terminologia più neutra affinché potesse interessare gli uomini di scienza del suo tempo.
La sostanza che compone l’essere sub-cosciente è "omogenea, inaccessibile ai sensi normali, imponderabile, capace di attraversare ostacoli materiali, suscettibile di essere proiettata parzialmente, ben lontano dalla persona”.
Da un altro lato "è visibile ai sensitivi in stato d’ipnosi".
"L’essere sub-cosciente esteriorizzabile - dice lui - è il prodotto sintetico di una serie di coscienze successive che si fondono in esso e che poco a poco lo costituiscono".
E così, con questa terminologia, il libro fa una sintesi esplicativa dei fenomeni oscuri della psicologia normale e anormale.

Nell’opera "Dall’Inconscio al Conscio", l’autore sviluppa con profondità il problema dell’evoluzione, analizzando, attraverso uno studio critico, le teorie classiche dell’evoluzione attraverso i pensieri di Darwin, di Lamarck e di Bergson. In un linguaggio sempre semplice, preciso e inequivocabile, si trovano conclusioni come: "Tutto avviene nella Biologia come se l’essere fisico fosse essenzialmente costituto da una sostanza primordiale unica dalla quale le formazioni organiche non sono altro che semplici rappresentazioni."
La lettura integrale aiuta la comprensione, in una sintesi più completa e più vasta, dell’evoluzione collettiva e individuale.

Nei due libri sopra descritti, il Dr. Geley si limitò in pratica alla demolizione delle dottrine evoluzioniste e psicologiche del suo tempo e alla costruzione meticolosa del suo sistema di concezioni.
Le sue conclusioni, che sono le stesse della dottrina spiritista, diedero luogo alla comparsa di critiche alla sua opera, secondo le quali il grande medico, rispettabile per tutti i titoli, aveva concepito una teoria molto complessa, di grande portata, finanche rivoluzionaria tuttavia basata su "fatti insufficientemente studiati e stabiliti".
Da lì la ragione della "Ectoplasmia e Chiaroveggenza".
Vogliono fatti?
Lì ci sono.
E sono stati tanto abbondanti e tanto ben documentati che le conclusioni filosofiche dovettero essere trasferite in un altro libro.
Geley disincarnò in un incidente aereo, nel 1924, quando tornava a Parigi, dopo aver assistito, a Varsavia, a varie sessioni con Franck Kluski.
Estratto dai resti dell’aereo, ancora stringeva la sua valigia, che conteneva frammenti di stampi in paraffina.
L’aereo era privato e fu noleggiato da Geley, perché il pilota della linea Varsavia-Parigi si rifiutò di trasportare la valigia poiché conteneva oggetti “diabolici e malefici”.

Gustave Geley pubblicò i seguenti libri:
Saggio sullo spiritismo, 1897;
L'essere sub-cosciente, 1899;
Monismo Idealista e Palingenesia, 1912;
La cosiddetta Fisiologia Sopranormale e i Fenomeni dell’Ideoplastia”, 1918;
Dall’Inconscio al Conscio, 1919;
L’Ectoplasmia e la Chiaroveggenza, 1924.
In quest’ultima opera l’Autore annuncia un volume complementare intitolato "Generazione e Significato dei Fenomeni Metapsichici ", che non riuscì a essere pubblicato in seguito all’incidente in cui perse la vita.

Gustave Geley morì morì nel 1924.